Marco Paghera Sculptor

....lascio che il mio bisogno di espressione scorra attraverso le vene pulsanti del metallo, talvolta inafferrabile e sinuoso come i colpi di frusta visibili in “Oltre”, talvolta rigido ed inquadrato come i tasselli e gli enigmi racchiusi nella mente delle “Introspezioni cerebrali”.
Marco Paghera
FORMAZIONE / EDUCATIONAL TRAINING:
1993-1997, Liceo Artistico Maffeo Olivieri di Sarezzo (Bs)
MOSTRE PERSONALI / SOLO EXHIBITIONS:
2009, Castello Bonoris - Montichiari (Bs);
2010, P.zza Paolo VI - Brescia;
2014, "Codici spaziali", Esh Gallery - Milano;
2016, "Introspezioni", Ramera Arte Contemporanea - (Bs)
2024, "Pensum", Gaggenau - Milano
MOSTRE COLLETTIVE / GROUP EXHIBITIONS:
2011, Sala dei Disciplini - Castenedolo (Bs);
2012, Artistar, galleria N.O.A. - Milano;
2013, MODE "Work in progress", Hotel Vittoria - Brescia;
2014, Egos VI, Royal Opera Arcade Gallery - London;
2014, Fuorisalone, Hotel Nhow - Milano;
2014, Spoleto Arte, Palazzo Rota Ivancich - Venezia;
2015, A.M.A Festival - Museo di Chiari (Bs);
2015, E 20 Pille 73 - Monzambano (Mn);
2016, Ramera Arte Contemporanea - Brescia;
2016, Biancoscuro Art Exhibition, PaviArt 2016 - Pavia;
2016, "Infiniti labirinti", Paratissima XII - Torino;
2017, "Alla fine dei conti", Casa del Mantegna - Mantova;
2017, "Hit Parade", Museo Mauto - Torino;
2018, "Project Room", ART IN Gallery - Milano;
2018, "Ferro", Ramera Arte Contemporanea - Brescia;
2018, "Premio Arte 2018", Palazzo Reale - Milano;
2019, "Wings of Desire", ART IN Gallery - Milano;
2019, ARTEAM CUP, Villa Nobel - Sanremo (Im);
2025, "Identità nel rumore e nel silenzio", Villa Cortine - Sirmione (Bs);
FIERE D'ARTE / ART FAIRS:
2015, Affordable Art Fair, Superstudio Più - Milano;
2016, Artmonte-carlo, Grimaldi Forum - Monaco;
2016, Expoarte, Centro Fiera del Garda, Montichiari (Bs);
2016, ArtVerona / Art Project Fair, Verona Fiere - (Vr);
2017, Artgenève, Palexpo Genève – Svizzera;
PREMI e RICONOSCIMENTI / PRIZES and AWARDS:
2014, Ottobre, 3° posto (premio critica) per l'opera "Altrove" - Concorso AD-Art sez. Arte Astratta;
2016, Special Award Hit PARADE, rilasciato dalla Direzione Artistica di Paratissima XII (Torino) per l'opera "Etica
e passioni";
2018, Finalista "Premio Arte 2018" con l'opera "Bagliori dal profondo", rilasciato dalla redazione del mensile Arte;
2019, Finalista "ARTEAM CUP 2019" con l'opera "Acque profonde", esposta a Villa Nobel (Sanremo);
2025, Finalista "XI Premio Cramum" con il progetto monumentale "IL Tempo circolare";
CATALOGHI / CATALOGS:
2012, opere presenti in "Artistar Exhibition", catalogo a cura di Artistar Project;
2013, opere presenti in "Mode, work in progress", catalogo a cura di Mode;
2014, opere presenti in "Omaggio alla Biennale di Venezia", catalogo a cura del Prof. Flavio De Gregorio;
2016, opera presente in "Biancoscuro Art Exhibition", catalogo a cura di Biancoscuro Editore;
2016, opere presenti in "Esserci", catalogo a cura Ramera Arte Contemporanea;
2016, opera inserita in "ART PROJECT FAIR", catalogo generale di ArtVerona 2016;
2016, opera inserita in "Infiniti labirinti", catalogo a cura di Aurora Bolandin e Flaminia Valentini;
2018, opera inserita in "Catalogo dell'Arte Moderna" n.54, Giorgio Mondadori Editore;
2019, opera inserita nel catalogo Arteam Cup, Vanilla Edizioni;
2021, opera presente sul n.113 di Espoarte nello speciale dedicato alla scultura contemporanea;
Marco Paghera nasce a Montichiari (Brescia) il 23.06.1980.
Dopo il diploma presso il Liceo Artistico Olivieri, approda nell’attività di famiglia dove comincia le sue prime sperimentazioni nell’ambito della scultura.
Dal 2013 concentra i suoi studi sulle “Introspezioni cerebrali”, serie di lavori in cui mente, pensiero e subconscio vengono analizzati, scomposti e rappresentati tramite un linguaggio di matrice astratta. In questa serie di opere, l’artista esprime lo stato figurativo di ricordi e pensieri, rappresentati attraverso la fusione di elementari geometrie e ricercati materiali.
Nella serie, emergono due approcci distinti: uno caratterizzato da un controllo geometrico delle emozioni, con celle cubiche che confinano ordinatamente i contenuti, e un altro che evidenzia la natura organica e fuori controllo del subconscio, rappresentata da superfici materiche, carnali e sinuose. Paghera utilizza metodi tradizionali di scultura insieme a tecniche industriali per sviluppare ed elaborare queste nuove indagini, cercando di generare un connubio espressivo contrastante che caratterizza le sue opere.
Comune denominatore è l'equilibrato bilanciamento: nelle opere di Marco Paghera, nulla è lasciato al caso, ma tutto è riflettuto con attenzione. L'istante primordiale di colore e materia è sì l'origine stessa dell'arte, ma, privo di forma e analisi, risulterebbe privo di significato. Capiamo così come l'arte di Marco Paghera non sia solamente un'espressione concettuale, ma diventi essa stessa forma di pensiero. Ciò che emerge è una concatenazione di concetti, una deduzione conclusiva che si insinua come parte di un sillogismo, dove le premesse sono la ragione e il subconscio. Oltre le parole, affiora un pensiero puro che grava come un masso e destinato a mutare inevitabilmente il tutto.
Forse è proprio per questo motivo che lo scultore non riesce a sottrarsi da questo ritmo visivo, da lui stesso innescato, e che continua a ricomporre senza fine, unendo le forme di acciaio - rappresentanti la razionalità - con sempre nuovi elementi di materia - incarnazioni del subconscio.
I quadrati e l'ordine degli incasellamenti sono bilanciati dal colore dei materiali, evidenziando il tentativo di Paghera di comprendere il proprio pensiero come ponte tra il subconscio e l'essere, anziché appiattirlo.
Marco Paghera ora vive e lavora a Castenedolo (Brescia).

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